A volte sarebbe sufficiente un po’ di civiltà. Lo hanno dimostrato i tifosi di Giappone e Senegal che, in seguito alla prima partita delle loro Nazionali ai Mondiali di calcio che si stanno disputando in Russia, hanno ripulito la sezione dello stadio a loro dedicata, raccogliendo i rifiuti che si erano accumulati durante il corso della gara e posticipando di qualche minuto i festeggiamenti per la vittoria appena conquistata sul campo dai loro beniamini. Un gesto da apprezzare, non vi è dubbio, ma anche di “normale” educazione e rispetto. Forse non così scontato, però, considerato il grande risalto che ha avuto la notizia, che ha trovato ampio spazio sui media di tutto il mondo. Per rendere un grande evento più sostenibile, come dimostrato da questi tifosi, basta poco. Ovvio, il gesto dei supporters giapponesi e senegalesi avrà un peso minimo sull’impatto ambientale generale di una manifestazione così grande e complessa come il Mondiale di calcio (per le quali sono anche state previste misure dedicate, di cui parleremo in uno dei prossimi articoli), ma se tutti facessero la loro parte sarebbe più semplice.
“Ognuno deve fare la sua parte per salvare il Pianeta”, la frase che ripetiamo come un mantra nei nostri articoli è sempre più attuale, soprattutto se riferita a manifestazioni che coinvolgono un gran numero di persone.

Foto di Patricia Valerio
Anche se in Italia è poco sentito vista la mancata qualificazione della nostra Nazionale, quello dei Mondiali di calcio è forse l’evento simbolo di questi mesi. L’estate, però, è per tradizione il periodo dell’anno in cui si concentrano manifestazioni di ogni tipo, dai festival musicali alle sagre di paese. E così come ogni individuo può, nel suo piccolo, fare qualcosa per l’ambiente, anche ognuno di questi eventi può applicare delle politiche green, con notevoli benefici anche dal punto di vista della reputazione. Oltre ai festival di settore, dedicati nello specifico alla sostenibilità e che hanno, ovviamente mi viene da aggiungere, delle linee improntate verso il risparmio energetico e il corretto smaltimento dei rifiuti, ci sono molte altre manifestazioni che hanno scelto la “via verde”. Tra queste, nel settore musicale, è ai blocchi di partenza una nuova edizione di Terraforma, festival sostenibile di musica elettronica in programma a Villa Arconati, a Milano, dal 29 giugno al primo luglio. Giunta alla sua quinta edizione, la manifestazione ha attuato negli anni un percorso di valorizzazione, bonifica e riqualificazione del bosco della villa che lo ospita: sono stati potati alberi secolari, messe in sicurezza di aree verdi e create strutture riutilizzabili per il parco architettonico. Il festival, inoltre, è sostenibile anche sui consumi, dal punto di vista energetico (grazie a un sistema di illuminazione alimentato ad energia solare) e per quanto riguarda la gestione dei rifiuti. Inoltre, è prevista la distribuzione gratuita di posacenere portatili e saponi biologici a tutti i campeggiatori che sostano nell’area del festival durante tutta la manifestazione e vengono utilizzate stoviglie biodegradabili nella zona ristoro.

Foto di Aranxa Esteve
Uno degli eventi musicali che ha fatto da apripista nel settore è l’Urban Eco Festival, che si è svolto a Verona tra il 2006 e il 2015. Come si legge nel suo sito, ancora attivo nonostante la manifestazione non si svolga più da qualche anno, “l’organizzazione di URBAN Eco Festival intende proporre e promuovere un modello di evento sostenibile in conformità con i requisiti della norma ISO 20121, delle leggi nazionali e internazionali in tema di ambiente, di tutela del lavoro, della salute e della sicurezza”. Tra le azioni green proposte dalla manifestazione c’erano la minimizzazione dell’utilizzo di energie da fonti fossili, la promozione della mobilità sostenibile per raggiungere l’evento, l’utilizzo di cibo sostenibile, stagionale e locale, la gestione attenta dei rifiuti, l’utilizzo di materiali sostenibili e da riuso per l’allestimento e quello di strumentazione a basso impatto energetico.
Nonostante URBAN non si svolga più, nel veronese ci sono altre manifestazioni che hanno raccolto il suo testimone. Uno di questi è AltaLessinia Outdays, un evento di tre giorni che quest’anno si svolgerà tra il 20 e il 22 luglio e di cui Log to Green è orgoglioso di essere media partner. Il festival si svolge nel rispetto dell’ambiente e del territorio che lo ospita, la splendida Lessinia, e vanta una gestione sostenibile grazie anche al supporto tecnico di Cremonesi. Il festival, infatti, si svolge nel pieno rispetto dei requisiti legislativi applicabili e di quelli previsti dallo standard ISO 20121:2013.
Se un evento “piccolo”, nel confronto con le grandi kermesse internazionali del periodo estivo, riesce a trovare fondi e sostegno per sposare una filosofia green, perché manifestazioni di portata ben più ampia ignorano questa possibilità? A volte è solo questione di civiltà.
Thomas Ducato