“Ideas worth spreading”, ovvero idee degne di essere diffuse.
Sono proprio queste le idee che l’organizzazione no-profit TED, acronimo di Tecnologia, intrattenimento e design, porta in giro per il mondo dal 1984. Dall’anno della sua fondazione, avvenuta negli Stati Uniti a opera di Richard Saul Wurman e Harry Marks, sono moltissimi gli speaker che si sono succeduti sul palco di TED, ciascuno con la sua storia da condividere. Sono storie diverse – che riguardano la scienza, l’economia, l’educazione e la creatività – ma al tempo stesso simili tra loro, accomunate da entusiasmo e passione capaci di incuriosire, informare, coinvolgere e ispirare.
Da ormai un decennio, numerose città in tutto il mondo organizzano e ospitano TEDx, eventi indipendenti che si ispirano a TED, condividendone la missione ed emulandone il format: quei talk di 18 minuti che l’hanno reso famoso.
Tra queste anche Verona, che si prepara per la quinta e imminente edizione del suo TEDx, che si svolgerà il 4 e 5 maggio nella suggestiva cornice del palazzo della Gran Guardia, nel cuore della città. Mentre la giornata di sabato sarà dedicata al #LabDay, tavole rotonde e workshop pratici, domenica sarà la volta della tradizionale conferenza.
Il tema di quest’anno è lo “Zero” che, stando alla squadra di TEDxVerona, rappresenta lo spazio liberato, la pagina bianca, la libertà di essere.
Come ci raccontano i ragazzi del team, la scelta del tema è frutto di una riflessione approfondita: “compriamo in rete per avere spedizioni immediate, cerchiamo offerte smart per navigare veloci, viviamo di stories che durano ventiquattr’ore, procedendo a ritmi folli che ci impediscono di concentrarci sull’essenziale”. È proprio in questa luce che deve essere inteso lo zero, quindi non come spazio vuoto e privo di valore, ma al contrario come elemento imprescindibile da cui ogni cosa ha origine.
A dare la propria personale interpretazione dello “zero” saranno diversi speaker, distanti l’uno dall’altro per formazione, professione ed esperienze personali. “Il criterio che ci ha guidati nella scelta è quello di diversificare i temi, affrontando argomenti che, in modo o nell’altro, stanno avendo un impatto sulla nostra società e ne stanno plasmando il futuro” spiega Désirée Zucchi, responsabile Speaker di TEDxVerona. “Quest’anno abbiamo privilegiato la creatività, la tecnologia e il design, ma non mancano ambiti di tutt’altro tipo. A salire sul palco ci sarà persino un ex arbitro: potrebbe sembrare strano, ma il suo talk avrà a che fare non solo con lo sport, ma soprattutto con il management e la gestione della propria vita personale”.
Nel corso di questa edizione di TEDxVerona, troverà spazio anche la sostenibilità ambientale: Asmund Asdal, biologo norvegese specializzato nella conservazione delle risorse fitogenetiche, racconterà al pubblico il suo impegno come coordinatore dello Svalbard global seed vault, uno degli ambiziosi progetti del NordGen, il Nordic genetic resource centre.
Il seed vault è “una vera e propria arca di Noè della biodiversità: un deposito che conserva il patrimonio genetico mondiale delle sementi, di cui Asmund rappresenta il custode. La sua missione è infatti garantire, 24 ore su 24, la tutela di millenni di agricoltura mondiale, a 1300 chilometri dal Polo Nord, contro la sfida del riscaldamento globale e altri rischi, che siano generati o meno dall’uomo”. La tutela dei semi è assicurata dallo spesso strato di roccia arenaria che li circonda, mentre la loro sopravvivenza a lungo termine è garantita dalle condizioni di permafrost (termine inglese con cui si identificano i suoli perennemente ghiacciati) che mantengono i campioni di semi ben al di sotto del congelamento, anche nel caso in cui il raffreddamento meccanico dovesse fallire.
“Oltre a spiegarci in cosa consiste il suo lavoro – ci anticipa Désirée Zucchi – con il talk di Asmund capiremo perché è importante difendere e proteggere la biodiversità”.
Elisa Pino