Di sicuro quando ci si toglie il trucco alla fine della giornata, l’ultima cosa a cui si pensa è l’effetto che il batuffolo di cotone o la salvietta hanno sull’ambiente. Spesso, quando si hanno determinate abitudini, non vi si presta molta attenzione: tuttavia, non si può più voltare le spalle al fatto che queste piccole comodità hanno un costo enorme per il pianeta.
Attenzione alle salviette. La maggior parte delle salviette contiene poliestere, polipropilene, fibre di rayon e plastica, il che significa che non sono biodegradabili e nocive per la pelle. Alcune ricerche hanno dimostrato che le salviettine monouso tendono a spalmare il trucco e le impurità già presenti sul viso, permettendogli di diventare un terreno fertile per i batteri. Quindi rimuovere il trucco con uno di questi fazzoletti può sembrare adeguato per la pelle, ma in realtà porta spesso a pori ostruiti e irritazioni.
Oltre a ciò, bisogna sapere che, per decomporsi, le salviette per il trucco impiegano fino a 100 anni. Gettarle nel gabinetto potrebbe avere un fortissimo impatto sugli oceani. Ciò è sempre più preoccupante in quanto il Great British Beach Clean, studio condotto dalla Marine Conservation Society (MCS), ha rivelato un aumento del 94% del numero di salviettine umidificate sulle spiagge del Regno Unito.
I dischetti di cotone. Quando l’acqua micellare è arrivata sulla scena, sembrava il modo migliore per sfuggire ai conservanti e alle sostanze chimiche aggressive presenti sulle salviette struccanti, poiché questa non contiene prodotti chimici. Ma non si tiene conto che, comunque, il suo utilizzo porta a un uso spropositato di dischetti di cotone che, tra i costi di produzione e la modalità “usa e getta”, possono inquinare i fiumi, danneggiare la fauna locale e avere un impatto grave sull’ ecosistema.
Se si usano anche solo 2 o 3 dischetti al giorno, in un anno ne verranno buttati tra 730 e 1095. I dischetti struccanti classici, inoltre, sono venduti in sacchetti di plastica, per la maggioranza non riciclata, e si buttano dopo un singolo uso. Per questo motivo diventa necessario assicurarsi che non inquinino i mari e fiumi o finiscano in discarica. Sostituire le salviette usa e getta monouso e i cotoncini con un’alternativa più sostenibile significha fare la differenza, sia per la pelle che per il conto in banca, ma soprattutto per il pianeta.
Ridurre l’impatto è possibile. Quindi come si può ridurre questo impatto? Fortunatamente trovare alternative sostenibili non è mai stato così facile.
Sempre più persone optano per i dischetti lavabili, ritenuti più rispettosi dell’ambiente.
Questi, a differenza di quelli classici, sono fatti per durare. Realizzati in cotone organico, bambù o altre fibre vegetali, vengono utilizzati e poi lavati in lavatrice. Così, invece di acquistare ogni volta un pacco di dischetti struccanti, si possono conservare fino alla saturazione.
Lavare i dischetti, infatti, è meno inquinante che buttarli ogni giorno. Inoltre, non bisogna dimenticare che la coltivazione del cotone richiede moltissima acqua, e quindi contribuisce allo spreco di risorse. Se si sceglie un disco di bambù è ancora più green, visto che la coltivazione di questa pianta è poco inquinante, e persino più morbida sulla pelle.
La soluzione dei dischetti riutilizzabili a prima vista potrebbe sembrare più cara, però non é così: ogni disco può essere utilizzato in media fino a 300 volte, quindi due pacchi garantiscono oltre 2400 utilizzi a un costo contenuto, che si aggira intorno ai 10€.
Una confezione da 70 dischetti struccanti usa e getta in cotone bio costa intorno ai 3 euro e si utilizzano almeno 2 dischetti alla volta, quindi per 2400 utilizzi occorrono circa 34 confezioni, ovvero circa 102€: si tratta di un notevole risparmio.
Perciò, oltre alla riduzione dell’impatto sull’ambiente, sono anche più economici.
Quando la risposta arriva dalla natura. Quella dei dischetti lavabili non è la sola alternativa, però: le spugnette di mare, ad esempio, sono delle vere e proprie alleate per la pelle perché sono delicate, ipoallergeniche, antisettiche, contengono iodio e hanno un effetto detossinante. Per utilizzarle basta inumidire la spugna sotto il getto dell’acqua, strizzare l’eccesso e versare qualche goccia dello struccante che si preferisce; si passa la spugnetta su viso e occhi e il gioco è fatto, perfettamente e senza irritazioni. La spugnetta poi va semplicemente sciacquata e fatta asciugare.
Le spugnette si possono trovare qui: https://www.cosedellanatura.com
In ultima, come alternativa, ci sono anche i panni struccanti in spugna che possono anche essere fai-da-te. Sono fatti con due materiali, tessuto in spugna da un lato e cotone dall’altro. Anche questi basta bagnarli con il detergente per poi struccarsi normalmente. Hanno una particolarità che negli altri due metodi non troviamo, ovvero che il tessuto in spugna permette anche una leggera esfoliazione e quindi elimina ancora più in profondità il trucco o le particelle di impurità dal viso.
Di seguito sono elencati alcuni siti utili che si occupano di cosmesi eco compatibile, dove poter acquistare i prodotti di cui si è trattato:
Lamazuna, nato proprio con la distribuzione di dischetti riutilizzabili, grazie al passaparola ha preso forma molto velocemente.
Ecobaby è un negozio, fisico e online, di pannolini lavabili, accessori eco-sostenibili e prodotti per la donna.
Ecco Verde offre prodotti cosmetici naturali di alta qualità derivati da materie prime naturali.Qui si possono trovare cosmetici naturali da venditori internazionali
BioVeganShop si occupa di cosmetici naturali eco-bio con un particolare occhio di riguardo su prodotti senza alcun ingrediente di origine animale e che nella produzione non implichino alcun sfruttamento di essi.
È bene tenere presente, oltre a quanto già detto, che i cosmetici ecobio apportano un gran numero di benefici; oltre a far bene alla pelle, grazie alla mancanza di siliconi e parabeni e all’utilizzo di ingredienti naturali, I prodotti cosmetici naturali utilizzano molto spesso imballaggi ecocompatibili, rendendo anche la produzione sostenibile.
È tempo che ci si preoccupi per il Pianeta tanto quanto lo si fa per la pelle.
Benedetta Bassi