Nello Stato ecologicamente più progressista d’America, la California, il legislatore Phil Ting ha proposto un emendamento che potrebbe mettere al bando gli scontrini di carta che verrebbero sostituiti da quelli elettronici. La ragione non è semplicemente ridurre l’impatto inquinante di scontrini che non sono riciclabili, poiché realizzati con carta termica e sostanze chimiche come il bisfenolo, ma per salvare un gran numero di alberi, soprattutto ora che la California sta affrontando alcuni tra i più distruttivi incendi del secolo che, ad oggi, hanno cancellato milioni di ettari di foreste.
Quanti alberi costa uno scontrino?
Ogni giorno milioni di scontrini vengono staccati da centinaia di migliaia di stampanti e solo negli Stati Uniti producono 300 mila tonnellate di rifiuti non riciclabili all’anno. Per questo mettere al bando gli scontrini di carta rappresenta un grande passo in avanti per l’ambiente: secondo Green America ogni anno negli USA vengono abbattuti oltre 10 milioni di alberi utilizzati per produrre scontrini di carta e l’intero processo produttivo richiede ben 79 miliardi di litri d’acqua e l’immissione nell’atmosfera di 100 mila tonnellate di anidride carbonica, equivalenti alle emissioni di un milione di automobili! Un prezzo che l’ambiente non può più pagare.
Addio quindi carta inquinante e dannosa per la salute umana, forse in California le ricevute potrebbero presto venire spedite unicamente per via elettronica riducendo anche i costi per le aziende. Se questa proposta di legge dovesse passare, a partire dal gennaio 2022 la stampa degli scontrini verrebbe sanzionata con un minimo di 25 fino ad un massimo di 300 dollari per infrazione, una multa non troppo salata che per i legislatori non deve avere lo scopo di punire i commercianti, ma quello di educare a comportamenti più virtuosi i cittadini.
Skip the slip: continua la battaglia contro gli sprechi
Il disegno di legge numero 161, che va a bandire gli scontrini di carta, è stato da poco presentato nel Parlamento della California ed è il risultato della campagna “Skip the slip” (evita lo scontrino) condotta dall’organizzazione americana Green America che si occupa di green economy e sviluppo sostenibile.
La legge anti-scontrini cartacei non è la prima a salvaguardia dell’ambiente, ma ricalca provvedimenti simili come il bando delle cannucce di plastica, entrato in vigore lo scorso autunno. Da novembre ristoranti e bar in California hanno il divieto di servire bibite con cannucce sintetiche e dopo pochi mesi i risultati si possono già vedere: hanno iniziato a prendere piede le cannucce biodegradabili e si cominciano a usare anche quelle multiuso in acciaio. Nel frattempo anche grandi catene come Starbucks hanno annunciato l’intenzione di abbandonare le cannucce di plastica.
L’amministrazione americana e le politiche green
L’amministrazione del presidente americano Donald Trump non è certo la più lungimirante in fatto di green politics, ma lo Stato della California ha dimostrato di essere sensibile ai temi dell’inquinamento e della sostenibilità e per questo ha fatto da apripista a numerose iniziative che si sono poi diffuse nel resto del Paese, non senza proteste e scontri che sono finiti anche in tribunale; un esempio è la legge contro i sacchetti di plastica del 2014, osteggiata da alcune potenti lobby economiche che hanno chiesto un referendum per cancellare la legge.
La maggior parte dei californiani ha fortemente sostenuto la campagna contro la plastica e questo ha portato a togliere dalla circolazione circa 35 milioni di sacchetti ed eliminato tonnellate di rifiuti dalle acque e dalle spiagge della California. Ecco allora che è stato riscoperto l’uso delle sporte in tessuto, pratiche e riutilizzabili, con un risparmio anche economico, al banco frutta e verdura i sacchetti sono esclusivamente biodegradabili e alla cassa forse tra poco non ci saranno più nemmeno gli scontrini, perché fare la spesa ha un costo etico.
Lucrezia Melissari