Quando si pensa a un giovane attivista ormai il volto di Greta Thunberg appare quasi in automatico nella mente delle persone. Non è però l’unica giovane che dedica impegno e passione alla causa ambientale, difendendo il proprio diritto a un futuro e a un ambiente vivibile.
Tokata Iron Eyes
Nel suo viaggio in nord America Greta Thunberg ha incontrato molti giovani attivisti, tra i quali troviamo Tokata Iron Eyes. Il suo impegno inizia quando a 12 anni, nel 2016, pubblica un video per lanciare una petizione per aiutare la battaglia della Standing Rock Sioux Nation contro la Dakora Access Oil Pipeline.
Noi, la gioventù di Standing Rock, ci opponiamo alla costruzione del Dakota Access Pipeline attraverso il Missouri e il Cannon Ball River in quanto si tratta di una seria minaccia alla nostra acqua e terra. Questa campagna rispecchia il nostro pensiero che, insieme, possiamo proteggere la nostra acqua e il nostro futuro.
Il video ha lanciato la campagna social “Rezpect Our Water” ed ha aiutato ad attirare l’attenzione di migliaia di persone sulle proteste. L’oleodotto è stato comunque completato, ma le proteste continuano tutt’ora.
Iron Eyes ha invitato Greta Thunberg per parlare del Lakota People’s Project, che vuole spingere i politici a opporsi agli oleodotti nel territorio Sioux.
Luisa Neubauer
Luisa Neubauer ha 23 anni, è tedesca, studia geografia ed è un’attivista del partito verde germanico. Nell’ultimo anno è diventato il volto dei Fridays For Future tedeschi. È una delle principali organizzatrici e continua a diffondere la preoccupazione per l’ambiente attraverso proteste e incontri, come il suo intervento a TEDx.
Sogno di un mondo dove durante le lezioni di geografia si parlerà della crisi climatica come di una delle grandi sfide che è stata vinta da persone come me e te.
Lilly Platt
Il suo impegno è cominciato quando aveva solo nove anni e ha dichiarato guerra all’inquinamento da plastica. Quando si è trasferita per la prima volta in Olanda, Lilly Platt per imparare a contare nella lingua raccoglieva piccoli pezzi di plastica per strada. Ora continua a raccogliere plastica, ma non per imparare a contare: è una Youth Ambassador for the Plastic Pollution Coalition e una Child Ambassador per HOW Global e il World Cleanup Day.
Il suo obiettivo è quello di educare il maggior numero di persone possibili riguardo ai rischi della plastica nell’ambiente, e presto il suo impegno è diventato virale raggiungendo migliaia di persone.
Mi sono informata sui pericoli della plastica, ed è triste, perché molti animali stanno morendo a causa della plastica. Per questo ho deciso di attivarmi e fare qualcosa a riguardo.
Leah Namugerwa
I Paesi africani sono tra i più colpiti dal cambiamento climatico, nonostante siano tra i minori produttori di inquinamento. Proprio per questo la quindicenne Leah Namugerwa partecipa ogni venerdì allo sciopero per il clima, chiedendo giustizia ambientale e sociale in Uganda. Ispirata da Greta Thunberg, ha deciso di protestare dopo aver visto gli effetti della siccità e della conseguente carestia che ha colpito molte regioni africane nel 2017. Nonostante il governo ugandese non sia favorevole alle proteste, lei ed altri attivisti continuano a chiedere giustizia.
Tra le sue battaglie principali c’è anche la richiesta di bandire l’uso di borse di plastica, potete firmare la sua petizione qui. Le sue battaglie però sono anche contro la deforestazione, il degrado delle zone umide, i combustibili fossili e, in generale, lo sfruttamento dell’ambiente.
La protezione dell’ambiente va di pari passo con la giustizia sociale per lei, come ha spiegato in un’intervista della BBC infatti il cambiamento climatico non fa altro che estremizzare la disuguaglianza tra i sessi, e chi paga le conseguenze maggiori sono le donne e le bambine.
Non è mai troppo presto, o troppo tardi, per prendere posizione e combattere per ciò che si crede. Lo dimostrano questi giovani attivisti, che da tutto il mondo combattono per il loro futuro. Ce ne sono centinaia, se non migliaia, come loro, parlare di tutti sarebbe impossibile, ma le loro azioni parlano più che centinaia di articoli.
Silvia Pegurri