Arrivare sulla luna a piedi non è semplice. Sono circa 555 milioni di passi, un’infinità. Chi tra lavoro, impegni vari e vita privata raggiunge abitualmente i 10 mila passi che molti dei nostri smartphone ci indicano come traguardo quotidiano? Pensate che anche se riuscissimo a mantenere questa media, per arrivare sulla luna ci vorrebbero 55.500 giorni, oltre 152 anni (spero di aver fatto i calcoli corretti, la matematica non è il mio forte). Ma, come accade per molti altri aspetti, l’unione fa la forza e camminando insieme, sommando i passi di tutti, la luna diventa un po’ meno lontana.
Non sto delirando, ne pensando di intraprendere un viaggio avventuroso e fantascientifico nello spazio. Provare a raggiungere, tutti insieme, la luna a piedi è la sfida lanciata dal programma di Radio Rai 2 Caterpillar, che ogni anno promuove “M’illumino di meno”. Come ci ha raccontato Benedetta in un articolo di qualche giorno fa, dal 2005 la trasmissione radiofonica chiede ai suoi ascoltatori di spegnere tutte le luci che non sono indispensabili alle18 di un pomeriggio di febbraio. Ma nell’edizione 2018, che si è svolta venerdì 23 febbraio, accanto a questa azione per promuovere il risparmio energetico, Caterpillar ha lanciato la sfida della “camminata lunare”, per invitare le persone a riscoprire la bellezza dell’andare a piedi. Noi di Log to Green ci siamo dati da fare, come testimoniano i nostri profili social.
“M’illumino di meno” è un’iniziativa bella e lodevole, che nel 2005, anno in cui è stata lanciata, aveva l’obiettivo di sensibilizzare gli ascoltatori del programma radiofonico, ma anche tutti gli italiani, su un tema di cui si sentiva parlare ancora troppo poco. In questi 13 anni, però, molto è cambiato: energie rinnovabili, mobilità sostenibile e cambiamenti climatici, sono espressioni entrate nel vocabolario di tutti anche grazie al cinema e i mass media. L’Accordo sul clima di Parigi e la tanto discussa politica ambientale del presidente americano Donald Trump hanno contribuito a rendere queste tematiche, tanto care a Log to Green e al suo editore Cremonesi, centrali nel dibattito popolare. Ma allora perchè, nel 2018, è ancora così importante invitare le persone a spegnere le luci superflue e ad andare a piedi anziché utilizzare la macchina? La risposta che mi sono dato tanto semplice quanto triste: perchè non siamo abituati a poter far la differenza come individui. Non ci sentiamo direttamente responsabili e pensiamo sempre che la “colpa” sia di qualcun altro. È lo stesso principio che spingerà circa il 25% degli italiani a non andare a votare il prossimo 4 marzo (secondo i dati riportati negli ultimi sondaggi diffusi), lo stesso che ci porta ad ignorare uno sconosciuto in difficoltà perchè “tanto lo aiuterà qualcun altro”.
Ecco perchè “M’illumino di meno”, anche nel 2018, è fondamentale e in un certo senso un’iniziativa rivoluzionaria: responsabilizza la persona e le sue azioni, rimettendo l’individuo al centro. Un gesto simbolico può nascondere un messaggio forte: anche IO posso (e devo) fare la mia parte. Non si tratta di vivere a lume di candela o di camminare ore per raggiungere il posto di lavoro, ma è necessario acquisire una consapevolezza diversa rispetto al ruolo che abbiamo nella definizione del futuro di questo pianeta.
Da solo, in questo ultimo mese, ho fatto poco meno di 200.000 passi. Insieme, però, siamo andati sulla luna.
Thomas Ducato