Il cibo è una delle gioie della vita, tanto vale ammetterlo: artefice di momenti conviviali, complice di serate romantiche e spesso occasione per scoprire sapori dimenticati, perduti o mai gustati prima. Eppure, se il lato puramente sentimentale legato al cibo è riconosciuto dai più, c’è un altro aspetto che risulta maggiormente snobbato: quello dello spreco alimentare e dell’utilizzo di materiali inquinanti, come la plastica, che spesso si trova in gran quantità proprio vicino ai nostri fornelli.
Si pensi agli involucri in cui sono avvolte le materie prime che si vanno a cucinare: dalla carne alle verdure, dalla pasta alle bevande. E se nella casa di una famiglia tutto ciò può essere ridotto ad eventi non troppo frequenti, il risultato viene invece amplificato all’interno dei numerosi show culinari che vengono trasmessi quotidianamente in televisione. A porre un freno a questo trend preoccupante, dove ciò che viene cucinato finisce nella spazzatura e dove la plastica la fa da padrone, proprio qualche giorno fa ci ha pensato Masterchef Italia. Lo show culinario più seguito d’Italia, che annovera tra i propri giudici Bruno Barbieri, Joe Bastianich, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli, diventerà infatti un esempio per i telespettatori.
La sfida tra cuochi amatoriali targata Sky, che ha dato il via alla sua 8° edizione proprio lo scorso giovedì 17 gennaio, ha dichiarato che sarà una sfida “green” al 100%. Come? Usando piatti, bicchieri, posate e tovaglioli compostabili senza mai usare plastica. Una scelta consapevole presa anche in merito alla campagna di sensibilizzazione “Sky – Un mare da salvare”.
E il cibo cucinato durante le innumerevoli (e difficili) prove di cucina? Da diverse edizioni il programma televisivo combatte lo spreco alimentare donando i gustosi manicaretti ad associazioni benefiche ed enti caritatevoli di Milano, tra cui l’Opera Cardinal Ferrari Onlus. Un gesto generoso e, al tempo stesso, funzionale allo show che contribuisce a ridurre gli sprechi che, in Italia, arrivano ben al 42% del totale.
Il mondo culinario può essere davvero eco-friendly e green, senza mai perdere di vista il gusto e il piacere di cucinare. Stare ai fornelli in modo consapevole, infatti, non solo porta benefici all’ambiente, vessato già dall’inquinamento atmosferico, ma è più semplice di quel che si pensi: si può partire dall’eliminare i sacchetti di plastica usa e getta e usare invece borse riutilizzabili; compostare gli scarti di ciò che si cucina e ridurre l’uso di alluminio. In fondo è un piccolo sforzo che potrebbe portare a grandi risultati. Basta volerlo.
Giorgia Preti