Un nuovo modo di viaggiare. Un ricco imprenditore (a volte anche filantropo) reinventa, anche se non per primo, il turismo: ora si parla di spazio!
No, non siamo parlando del buon vecchio Tony Stark ma del notissimo Jeff Bezos aka Mr. Amazon.
Lo scorso 20 Luglio 2021, la navicella New Shepard ha infatti viaggiato per pochi minuti nello spazio inaugurando una nuova era: il turismo spaziale.
Si viaggia nello spazio per turismo?
Certo, la navicella è riutilizzabile (poteva andare peggio, peteva essere “usa e getta”) ma quello che potremmo chiederci è: il nostro pianeta è allo stremo delle forze e quindi ora dobbiamo spostarci fuori dall’atmosfera per goderci una rilassante pausa dal lavoro?
Stando a quanto dichiarato dal quotidiano La Stampa “Ogni viaggio dei miliardari nello spazio inquina 300 volte più di un aereo” e una domanda sorge spontanea: stiamo cercando di dare il colpo di grazia a questo pianeta per poter iniziare velocemente a distruggere qualcosa di più grosso o è semplicemente la noia di un ricco e ambizioso magnate?
Sono moltissime le testate a denunciare il fortissimo impatto ambientale di questa nuova moda, se così possiamo chiamarla.
Parliamo infatti di somme smisurate, e chiaramente non sarà una moda alla portata di tutti (in questo caso non potremo ricorrere ad imitazioni o alternative proposte da aziende low-budget, vi immaginate un volo Rayanair che vi porta a fare due passi nello spazio?) questa nuova voga non inciderà probabilmente quanto la produzione di capi delle mille aziende fast-fashion presenti al mondo, ma sicuramente non aiuterà a salvaguardare quei territori che per la maggior parte di noi sono considerati luoghi di vacanza.
Non siamo qui per condannare il progresso tecnologico e la meraviglia stessa insita in questo progresso, ma probabilmente sarebbe giusto fermarci a pensare a cosa stiamo lasciando indietro.
Cosa abbiamo dimenticato quando abbiamo seguito in streaming il lancio dell’unità New Shepard?
Quella piadina romagnola che tanto agogniamo durante l’anno, quella granita alle mandorle che volevamo gustarci appena atterrati a Palermo, quanto di questo rimarrà se anziché tutelare questi, ben più umili spazi, ora sogniamo di toccare le stelle?
Samira Haouachi