Le vacanze, il mare, il divertimento… e gli aerei. Ogni anno in estate migliaia di persone si concedono una meritata vacanza, spesso in un altro Paese, e per raggiungere la meta di destinazione non c’è mezzo più comodo che l’aereo. In poco più di due ore possiamo raggiungere le colline irlandesi, le spiagge greche o le coste portoghesi. In nove ore possiamo raggiungere New York, dall’altra parte dell’oceano, e passeggiare a Central Park come in un film di Woody Allen. Tutto questo però ha un costo, e non solo economico.
L’impatto ambientale
Il trasporto aereo produce molta CO2 (il numero cambia a seconda del modello, della lunghezza del viaggio e dell’uso), ma non è l’unica emissione da prendere in considerazione.
Altre emissioni provenienti dagli aerei sono monossido di azoto, ossido di azoto, vapore acqueo, particolati, ossidi di zolfo e monossido di carbonio.
In più al momento circa 8.3 milioni di persone volano ogni giorno, quindi oltre alla CO2 emessa durante il volo bisogna contare quella per raggiungere l’aeroporto, e l’energia e i trasporti per farlo funzionare.
La Francia e l’ecotassa
La Francia ha annunciato un’ecotassa per i voli che servirà a finanziare i mezzi di trasporto meno inquinanti, come il treno. Un piccolo passo verso la transizione energetica e che, a differenza della tassa sul carburante che colpiva una fascia di popolazione molto ampia, grava principalmente sui francesi più facoltosi e in grado di permettersi voli in aereo. La rivolta dei gilet gialli, infatti, era partita come forma di contestazione per il caro benzina importo dall’esecutivo transalpino, che si è evoluta poi in vera e propria protesta per l’operato del presidente Macron.
L’iniziativa verrà applicata dal 2020: chi partirà da aeroporti francesi dovrà quindi pagare 1,50 euro in più per i voli domestici ed europei in classe economica, 9 euro in classe business, mentre le tariffe si alzano per le tratte extraeuropee che partono dai 3 euro per arrivare fino ai 18 in classe business. La tassa sarà inoltre applicata a tutte le compagnie aeree, non solo AirFrance.
Le alternative
Quali sono le opzioni per un viaggio rispettoso dell’ambiente? Non possiamo raggiungere le meravigliose spiagge barcellonesi a piedi, e la macchina non è molto meglio dell’aereo. Ecopassenger ci aiuta a calcolare quale tipo di viaggio è il più ecologico, paragonando l’impatto di un viaggio in treno con uno in macchina oppure in aereo. Il problema, a questo punto, diventano le distanze e i tempi. Perché sì, il treno è il mezzo più ecologico per raggiungere le nostre mete di vacanza, ma anche uno dei più scomodi. Infatti se in aereo la destinazione può essere raggiunta in due ore circa, in treno si impiegano fino a 12 ore.

Ecopassenger
MyClimateProject
Alcune compagnie aeree hanno cominciato a mostrare una maggiore sensibilità verso la produzione di emissioni: per esempio su Luftansa potete calcolare il costo in CO2 del vostro viaggio, e compensare con una donazione che verrà devoluta a MyClimate Project.
Da Milano a New York, un passeggero emette circa 0,80 tonnellate di CO2, emissione che può essere compensata con una spesa extra di 16 euro. MyClimate Project è un’associazione che promuove iniziative per l’ambiente sia in Germania che in Paesi in via di sviluppo. Sono completamente sostenibili e hanno l’obiettivo di portare miglioramenti sociali, economici ed ecologici alle popolazioni locali.
L’organizzazione non-profit lavora con Luftansa dal 2007, ed è una delle principali aziende che offre la possibilità di compensare le proprie emissioni di CO2 promuovendo progetti ambientali e sociali.
Un’alternativa, quando si fanno viaggi in compagnie che ancora non hanno adottato questo tipo di soluzione, è piantare un albero attraverso piattaforme come treedom, che permettono di piantare alberi in Paesi in via di sviluppo. Il passeggero non deve fare altro che scegliere con un click l’albero che preferisce, mentre un contadino si occuperà di piantarlo e prendersene cura.

Consumo di CO2
In qualunque modo si decida di viaggiare, quest’estate, l’importante è farlo con consapevolezza, e soprattutto senza inutili sprechi.
Silvia Pegurri