Brutte notizie per gli amanti del caffè: la maggior parte delle specie selvatiche, infatti, è minacciata dall’estinzione a causa di cambiamenti climatici, deforestazione e parassiti.
Gli scienziati del Royal Botanic Gardens di Kew, in Inghilterra, hanno condotto degli studi, grazie ai quali hanno appurato la criticità della situazione. Le ricerche dipingono “un quadro preoccupante per il futuro a lungo termine della produzione globale di caffè”, ma lasciano uno spiraglio, in quanto sostengono che oggi gli interventi potrebbero fare una grande differenza per il futuro del settore.
Una delle specie di caffè minacciate è l’Arabica selvatica, che, oltre ad essere una delle più diffuse, è considerata importante per la sostenibilità dell’industria del caffè grazie alla sua considerevole varietà genetica. Sfortunatamente, però, i risultati dello studio indicano che l’Arabica è una specie molto sensibile alle variazioni climatiche e ambientali e difficilmente ha la flessibilità necessaria per far fronte a questi cambiamenti e ad altre minacce, come parassiti e malattie.
Questo studio valuta la sopravvivenza di Arabica, piuttosto che la produttività o la qualità delle bevande, sotto l’influenza di cambiamenti climatici accelerati. Ma ci sono altre ricerche che dimostrano, appunto, che la produttività (resa dei chicchi di caffè) e la qualità delle bevande (ad esempio il gusto) di Arabica sono strettamente legate alla variabilità del clima e sono fortemente influenzate dalle naturali fluttuazioni climatiche.
La deforestazione su vasta scala che si è verificata nelle aree montuose dell’Etiopia e del Sudan (la sede naturale del caffè Arabica) ha inciso fortemente su questa crisi. Inoltre, altri fattori, come i parassiti e le malattie, i cambiamenti dei tempi di fioritura e una riduzione del numero di uccelli, che disperdono i semi del caffè, hanno contribuito a un’influenza negativa su più fronti.
Il caffè è un mezzo importante di sostentamento e per generare reddito ed è diventato parte della nostra società e della cultura moderna. L’estinzione del caffè Arabica è una prospettiva sorprendente e preoccupante.
La conclusione logica è che la produzione di caffè è, e continuerà ad essere, fortemente influenzata dall’accelerazione dei cambiamenti climatici e che nella maggior parte dei casi il risultato sarà negativo per l’industria del caffè. È probabile che le condizioni ottimali di coltivazione diventino sempre più difficili da raggiungere in molte aree preesistenti, portando a una riduzione della produttività, a una gestione intensificata di alcune zone e al fallimento di parte delle colture.
Si spera che lo studio di Kew costituisca la base per lo sviluppo di strategie per la sopravvivenza degli Arabica allo stato selvatico. La ricerca identifica un numero di siti principali, che potrebbero essere in grado di sostenere popolazioni selvatiche di arabica nel corso di questo secolo, servendo come magazzini in situ a lungo termine per le risorse genetiche del caffè.
Queste sono prospettive preoccupanti per la bevanda preferita del mondo e la seconda merce più scambiata dopo il petrolio, che potrebbero condurre a un cruciale punto di svolta per le economie di diversi Paesi.
Benedetta bassi