Quando pensiamo a Pierce Brosnan il primo pensiero va al suo più iconico ruolo: quello dell’affascinante spia inglese James Bond. Come molti altri attori però, Brosnan si è presto stancato di salvare il mondo solo sul grande schermo. È un convinto ambientalista, e fiero di esserlo.
Mikhail Gorbachev lo ha presentato agli Environmental Leadership Award del 1997 come:
“Un leader veramente impegnato le cui azioni coraggiose e voce intelligente sono state strumentali nella protezione dei mammiferi marini, nonché in quella di ecosistemi fragili”
Lo stesso Brosnan ha dichiarato che se non fosse diventato un attore probabilmente sarebbe un assistente sociale.
I suoi interessi principali sono rivolti alla pulizia dell’aria e a campagne per la salvaguardia dell’acqua e di specie marine e acquatiche. Più di una volta si è pubblicamente opposto a progetti dannosi per l’ambiente come il Cabrillo Port Liquefied Natural Gas Facility sulle coste in prossimità di Malibù. Il progetto è stato respinto grazie alle forti pressioni degli ambientalisti, che si sono fortemente opposti alla creazione di un terminal di importazione di gas naturale liquefatto da 800 milioni di dollari che BHP Billiton, il più grande produttore australiano di petrolio e gas, voleva costruire al largo della costa.
Il terminale avrebbe elaborato il gas naturale importato, raffreddandolo e rendendolo liquido e adatto per il trasporto via nave. All’epoca l’elettricità della California era dipendente per oltre il 40% da centrali elettriche a gas, e il Cabrillo Port avrebbe fornito più del 10% del consumo quotidiano di gas.
Insieme alla moglie ha contribuito a impedire l’apertura di una fabbrica di sale a Laguna San Ignacio, proteggendo l’ultimo territorio non contaminato dall’uomo di riproduzione della balena grigia del pacifico. Nei primi anni 2000 il governo americano e Mitsubishi hanno cancellato i piani per la costruzione della fabbrica, che sarebbe sorta in una laguna incontaminata sulla costa del Pacifico. La decisione fu presa dopo le forti pressioni di vari gruppi ambientalisti e attivisti, tra cui Brosnan, che erano arrivati a boicottare i prodotti della Mitsubishi come atto di protesta.
Fa inoltre parte di Oceana, un’associazione il cui scopo è di aumentare la biodiversità dei nostri oceani. Fondata nel 2001 è la più grande organizzazione internazionale focalizzata esclusivamente sulla conservazione degli oceani. Sono vasti, più di quanto molti di noi possano immaginare, ma non sono immuni all’influenza umana. Molti ecosistemi marini sono già stati alterati o distrutti, portando sull’orlo dell’estinzione milioni di specie. Secondo uno studio pubblicato su Science solo il 4% degli oceani rimane inalterato. Di quest’associazione fanno parte molte altre celebrities, tra cui James Cameron, Morgan Freeman e Sting.
L’impegno di Brosnan e della moglie però non si ferma all’ambiente, dopo il matrimonio hanno deciso di donare gran parte dei ricavi provenienti dalla copertura mediatica a una scuola in Tibet, per insegnare ai bambini attività pratiche come la lavorazione dei metalli e la falegnameria.
Se questo non bastasse, tutti i profitti provenienti dalla vendita dei dipinti di Brosnan vengono distribuiti dalla Brosnan Trust a diverse associazioni di beneficienza.
Uno dei suoi progetti più recenti lo ha visto impegnato come produttore esecutivo in Poisoning Paradise, un film di denuncia della situazione ambientale, economica e sociale delle Hawaii. Scopriamo il lato oscuro delle paradisiache isole americane: siti sperimentali, pesticidi ed economia fin troppo dipendente dal turismo. Il film descrive la lotta per portare a una nuova legislazione che cambi la situazione sull’isola.
Nel tentativo di diversificare l’economia turistica i responsabili delle politiche delle Hawaii hanno spinto le grandi società di biotecnologie a utilizzare il terreno fertile delle isole per testare semi e colture geneticamente modificati. Le multinazionali coinvolte hanno sparso centinaia di tonnellate di pesticidi su migliaia di acri nel West Side di Garden Island, patria della popolazione indigena.
Ultimo, ma non meno importante, Brosnan è stato nominato tra i “Best Dressed Enviromentalist” dalla Sustainable Style Foundation. La difesa dell’ambiente non si ferma nemmeno di fronte alla moda.
Silvia Pegurri