Si è conclusa la 16° edizione di Fa’ la cosa giusta!, fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, una manifestazione interamente dedicata a biologico, km0, moda critica, mobilità sostenibile, turismo responsabile e consumo consapevole.
Si tratta di un evento che lo scorso anno ha attratto oltre 90.000 visitatori e che in questo 2019 pare aver bissato l’enorme successo.
L’evento, ad ingresso gratuito, si è svolto dall’8 al 10 marzo a Fieramilanocity. Lo spazio espositivo, suddiviso in dieci sezioni tematiche, ha ospitato centinaia di realtà, aziende, associazioni e le loro proposte di servizi, prodotti e tecnologie per ridurre l’impatto della nostra vita quotidiana.
Sono stati tre giorni di laboratori, incontri, presentazioni, degustazioni, spettacoli; si sono svolti più di 300 eventi nel Programma Culturale per tutte le fasce d’età, tutto accompagnato da un riguardo speciale nei confronti del tema della sostenibilità e dell’educazione ambientale.
Uno spazio dedicato proprio a tutti, adulti, ragazzi e bambini, che tra laboratori, incontri, ed esperienze organizzate in esclusiva per la fiera, hanno trovato un luogo di incontro e di confronto.
All’interno del ricco programma di appuntamenti e dibattiti vi era una grossa novità quest’anno: il Porto di Fa’ la cosa giusta!. Si tratta di una piazza dove scienziati, velisti, geografi, pedagogisti, esploratori e giornalisti hanno raccontato l’ecosistema marino, dei corsi d’acqua e delle acque interne, facendo il punto sul loro stato di salute, sulle emergenze in atto e sulle buone pratiche per fronteggiare i rischi.
In particolare, si è affrontato il tema “Emergenza plastica” attraverso il progetto Clean sea life, che mira appunto a sensibilizzare il pubblico sull’impatto ambientale dei rifiuti marini e a promuovere l’impegno attivo e costante. Inoltre, sono state imbastite mostre fotografiche, dibattiti, incontri e attività interattive patrocinati da WWF, LifeGate, Greenpeace e molte altre importanti associazioni, che, oltre dell’emergenza della plastica, hanno trattato temi altrettanto importanti, come la criminalità legata allo smaltimento dei rifiuti, la pesca sostenibile e i pericoli delle microplastiche, grazie all’intervento di esperti, giornalisti e docenti.
Tra le iniziative più partecipate vi è stata anche quella dedicata al salvataggio del pregiato legno del “Bosco Stradivari”, in Val di Fiemme, distrutto nello scorso autunno dalla “Tempesta Vaia”, creando enormi danni economici e all’ecosistema. Proprio in quella valle crescono imponenti abeti rossi, il cui pregiato legno viene utilizzato per la produzione di strumenti musicali, lo stesso materiale selezionato da Antonio stradivari per i suoi violini. Fabio Ognibeni, artigiano che da decenni produce tavole armoniche per strumenti musicali, ha lanciato una campagna di crowdfunding per salvare il legno degli alberi abbattuti.
Un altro tema che si è rivelato particolarmente importante nell’edizione del 2019 è stato quello della sostenibilità in cucina: anche quest’anno si sono tenuti numerosi laboratori, seminari, degustazioni e addirittura una gara di cucina all’insegna del mangiare sano e consapevole. Tra le degustazioni, accanto a birra artigianale, prodotti territoriali e cioccolata, c’è stata quella del miele proposta da Apicoltura Urbana, un forum di professionisti che hanno creato una rete in tutta Europa per rendere l’apicoltura una passione comune, a portata di tutti. Questa realtà, infatti, promuove e sostiene l’apicoltura in contesti urbani come strategia per risolvere il problema della scomparsa delle api dal pianeta.
Buone pratiche anche per i visitatori. Per quanto si possa parlare di sostenibilità, però, ogni evento ha un impatto ambientale. Per questo motivo “Fa’ la cosa giusta”, ha invitato i suoi visitatori a sperimentare “buone pratiche”, come l’attenzione ai mezzi di trasporto per raggiungere la fiera, l’utilizzo di bioplastica biodegradabile e compostabile per consumare i pasti e la raccolta differenziata dei rifiuti.
Benedetta Bassi