Termina il 1 settembre la venticinquesima edizione del Film Festival della Lessinia, tenutosi a Bosco di Chiesanuova a partire dal 23 Agosto 2019. L’iniziativa, dedicata alla Madre Terra, annovera tra i Media Partner la testata Log to Green e tra i partner della sostenibilità ENEA e Cremonesi- sustainability Company; il Festival ha inoltre aderito al programma “Stop Climate Change” con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare, promosso da Log to Green.
L’impegno dell’evento è stato quello di promuovere un contatto continuo costruttivo con la natura, denunciando gli abusi nei confronti del nostro pianeta e sensibilizzando tutti i fruitori ad un atteggiamento più ecosostenibile.
Totalmente plastic free
Rispetto allo scorso anno, sono stati sostituiti i soliti bicchieri di plastica con bicchieri prodotti con materiale compostabile.
Inoltre il festival, dedicato alla Madre Terra, ha dimostrato e incentivato la sostenibilità e il valore ambientale, attraverso iniziative concordate con i partner del festival gli sponsor e le numerose associazioni presenti, tra queste ricordiamo il progetto “La montagna Dentro” del carcere di Verona e la volontà più volte manifestata di creare il Bosco del Festival.
Da non sottovalutare anche l’importanza dei laboratori dedicati ai più piccoli, grazie ai quali i bambini hanno disegnato, imparato a colorare la lana e hanno prodotto i formaggi tipici del territorio, valorizzando il territorio e l’ambiente delle montagne.
Le escursioni nel bosco hanno fortificato la consapevolezza delle bellezze presenti nel proprio territorio, già conclamata dall’impegno e dalle parole del direttore artistico Alessandro Anderloni.
I curatori Ania Nalecka-Milach e Rafael Milach hanno gestito mostre ed esibizioni firmate SÅM e Fonderia 20.9 tenutesi al centro socioculturale che hanno reso possibile un’immersione tra le installazioni d’arte e le fotografie alla riscoperta della Lessinia.
Immersione che è proseguita grazie alla sezione speciale di film Retrospettive, in cui sono stati proposti grandi classici del passato riguardanti il tema principale del festival, accompagnati dagli eventi speciali e le proiezioni in anteprima come il film “Anthropocene – l’epoca umana” e il film di apertura del festival “Erde” di Nikolaus Geyrhalter.
Tra le iniziative della sezione Parole Alte curata dall’Università degli studi di Verona, la presentazione del libro Non c’è più tempo di Luca Mercalli ha portato riscontri positivi e spunti di riflessione, ripresi e approfonditi dalla conferenza
Terra: un pianeta da vivere, un approfondimento sui modelli di sviluppo ecosostenibili tenuto da Renato Cremonesi (presidente del Premio e di Cremonesi s.r.l.), Federico Testa (presidente di ENEA) e Mariagrazia Midulla (responsabile Clima ed Energia – WWF Italia).
I veri protagonisti del festival sono stati i film in concorso e l’ambiente, di grande spessore artistico e dalle tematiche importanti: si sono succedute testimonianze riguardanti il rapporto con la propria terra in film da varie parti del mondo e dell’Italia, dalla Cina, dal Portogallo, dalla Svizzera, dal Messico e dall’Iran, informando e sensibilizzando il pubblico da ogni parte del mondo.
L’appuntamento caffè con i registi si è poi rivelato un’occasione unica per tutti i fruitori del festival per incontrare gli artisti del festival e parlare dei film in concorso. In serata, i concerti e le iniziative musicali hanno visto coinvolti generi diversi, come Giuseppe Dal Bianco e i suoi strumenti da ogni parte del mondo o la carica dei C+C= MAXIGROSS, regalando serate di divertimento e intrattenimento continuo.
Tutti i premiati
Un festival che si è concluso con le premiazioni dei film, tra cui il Lessinia d’Oro, consegnato a “Il tempo delle foreste” di Francois-Xavier Drouet e il Lessinia d’Argento vinto da “Honeyland” di Ljubomir Stefanov.
Renato Cremonesi ha consegnato lo speciale Premio Log to Green Movie Award ad “Oro Blanco”, di Gisela Carbajal Rodriguez, come miglior film ecosostenibile ad aver approfondito il racconto delicato ed efficace della dignità di un popolo lasciato solo a lottare per il rispetto della Madre Terra contro gli interessi delle grande società internezionali. Un film che suona come l’ennesimo campanellino d’allarme per un danno ambientale raccontato con poesia ed immagini evocative, cercando di farci riflettere su una necessità ormai improrogabile di agire per uno sviluppo equo e più sostenibile. Log to Green ha inoltre consegnato il premio Protagonisti del Tempo a Franco Piavoli, un maestro del cinema che ha da sempre approfondito il rapporto con il proprio ambiente nei suoi lavori.
Tra gli altri, sono stati assegnati il premio del pubblico promosso dalle Cantine Bertani, le menzioni speciali e le categorie Miglior Documentario, Miglior Cortometraggio e il Premio della Giuria Microcosmo del carcere di Verona.
Tutte le informazioni giorno per giorno e i titoli dei film seguiti e commentati da Log to Green sono presenti nell’articolo riferito ai dettagli di questa magnifica edizione, un venticinquesimo che ha lasciato il pubblico stupito e soddisfatto oltre le previsioni.
Giovanna Delvino