I combustibili fossili sono a oggi la principale fonte di energia dell’intero globo ma rappresentano anche la principale causa di gas serra, responsabili di fenomeni ambientali come l’effetto serra, le piogge acide e il surriscaldamento globale.
Un’alternativa a questa fonte di energia inquinante è il biocombustibile.
Cos’è il Biocombustibile
Il biocombustibile è un combustibile solido, liquido o gassoso ottenuto da biomasse come grano, mais, bietola e canna da zucchero. Provenendo da una risorsa rinnovabile, è potenzialmente sempre disponibile.
Questi combustibili sono spesso utilizzati come carburanti per i trasporti.
I Paesi che per ora hanno puntato di più sullo sviluppo di questa tecnologia sono USA, Brasile, Francia, Svezia e Germania.

Foto di Jan Sedivy
I più famosi biocombustibili sono:
- il bioetanolo;
- il biodiesel;
- il biometanolo;
- il biodimetiletere;
- gli idrocarburi sintetici;
- il bioidrogeno
- gli olii vegetali.
- il biogas
Andiamo a scoprire le applicazione dei principali biocombustibili
OLIO VEGETALE
L’olio vegetale viene utilizzato per alimentare i veicoli diesel, ma può provocare guasti all’impianto di iniezione e al motore se non miscelato al carburante classico. A seconda del motore diesel utilizzato è possibile miscelare al gasolio una percentuale di olio che va dal 5% al 30% nella stagione invernale, e dal 30% al 70% in quella estiva.
Il problema principale consiste nel fatto che l’olio deve entrare nel motore a temperature superiori al gasolio fossile e ne diminuisce lievemente il rendimento. Questo problema è presente perchè i motori diesel attualmente in commercio sono ottimizzati per il funzionamento con il gasolio di origine fossile.
BIOETANOLO
Il bioetanolo, come l’olio vegetale, non può essere usato puro nei motori a benzina.
Questo combustibile può essere aggiunto nelle benzine per una percentuale che può arrivare fino al 20%, se però si apportano modifiche tecniche al motore è possibile arrivare anche ad utilizzarlo al 100%. Uno studio della General Motors effettuato in Brasile sembrerebbe aver dimostrato la possibilità di produrre bioetanolo a costi competitivi rispetto al prezzo di mercato della benzina.
BIOMETANOLO
Il biometanolo ha molte applicazioni in ambito industriale, come solvente per grassi, olio, resina, colorante, ecc.
Per quanto riguarda invece il suo impiego da carburante per autotrazione, risulta essere un combustibile paragonabile alle benzine tradizionali, inoltre si può impiegare nella produzione del biodiesel. Gli svantaggi principali che limitano l’uso del biometanolo come carburante riguardano gli elevati prezzi di stoccaggio e di trasporto.
BIODIESEL
Il biodiesel è un biocombustibile liquido, ottenuto interamente da olio vegetale, con una viscosità simile a quella del gasolio.
Il biodiesel può essere teoricamente utilizzato nei moderni motori diesel riducendo le emissioni di polveri sottili fino al 65%, ma la garanzia sul veicolo per molte case automobilistiche, risponde sino ad una miscela del 30% di biodiesel e 70% da gasolio.
Quali sono i pro ed i contro
I vantaggi nell’utilizzo di questa tecnologia sono la maggiore indipendenza energetica dai Paesi produttori di petrolio e il ridotto impatto ambientale (in termini di emissioni di CO2 e di altri gas inquinanti).

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Lo svantaggio primario, invece, è quello di togliere terreno destinato all’uso agricolo, e non sempre il rapporto tra energia necessaria per produrlo e quella resa è favorevole.
Un altro problema è che la maggior parte dei biocombustibili vengono prodotti in quantità relativamente piccole rispetto alla produzione su larga scala del carbone, del petrolio e del gas naturale, è quindi difficile mantenere una fornitura regolare di biocombustibili e questo la rende una fonte energetica poco affidabile.
Un ultimo problema è dato dal fatto che esiste una elevata tassazione e, quindi, la convenienza ad utilizzare carburanti di origine vegetale è ulteriormente ridimensionata.
Cosa possiamo dedurre da quanto detto
Esaminando i vantaggi e gli svantaggi dei biocombustibili, ci rendiamo conto che non sono la fonte di energia verde perfetta, e al momento risultano più svantaggiosi rispetto ad altre energie rinnovabili come la fotovoltaica o l’eolica. Se, però, si cominciasse a puntare di più su queste tecnologie (soprattutto come carburanti per i veicoli) potremmo sviluppare una buona alternativa alle altre forme di energia sostenibile che ora risultano più convenienti.
Alessandro Biasia