Su un Pianeta in cui ci sono miliardi di persone e risorse limitate, il modo di gestire lo spazio può incidere sull’impatto ambientale e sul nostro benessere fisico. Dagli anni ’70 la bio-architettura e la bio-edilizia hanno rilevato la necessità di costruire case, edifici e spazi pubblici secondo un atteggiamento ecologicamente rispettoso dell’ambiente, usando meglio le risorse e i materiali per riconnettere l’uomo al mondo naturale.
La bio-architettura ricerca la sostenibilità per instaurare un rapporto equilibrato tra l’ambiente e ciò che l’uomo ha costruito, soddisfacendo i bisogni delle attuali generazioni senza compromettere, con il consumo indiscriminato delle risorse, quello delle generazioni future.
I principi della bio-architettura
La bio-architettura si basa su un approccio integrato, vale a dire sulla condivisione di capacità e molteplici esperienze professionali, per trovare soluzioni costruttive sostenibili. Importante è considerare i vincoli geografici e quindi adattare la costruzione alle caratteristiche del territorio, del clima e della vegetazione per ottimizzare l’utilizzo di energia per illuminazione e riscaldamento.
La scelta dei materiali è fondamentale per ridurre gli sprechi, infatti pavimenti, pareti e coperture svolgono un ruolo importante nel rendimento energetico degli edifici e ogni materiale influenza le prestazioni acustiche, l’inerzia termica e la capacità di far circolare l’aria e ha un diverso impatto ambientale.
Tutte queste accortezze servono per garantire la salute e la comodità abitativa degli utenti. Un’abitazione eco-sostenibile deve essere gradevole dal punto di vista estetico e costruita secondo i principi dell’ecosostenibilità allo scopo di migliorare la qualità di vita dei suoi abitanti.
Un edificio dovrebbe essere eco-compatibile in tutte le fasi del suo ciclo di vita, dalla costruzione alla demolizione e dovrebbe rispondere a molteplici destinazioni d’uso, al fine di allungare la sua vita media e ridurre gli sprechi.
Zero Emission Building: le case del futuro
La sinergia tra innovazione tecnologica e sostenibilità sta contagiando anche l’edilizia: ecco allora le case del futuro progettate nel rispetto e secondo la morfologia dell’ambiente, realizzate con materiali bio-compatibili e alimentate completamente da fonti rinnovabili.
La casa passiva è l’esempio per antonomasia della bio-edilizia: è un’abitazione energeticamente autosufficiente che attraverso una corretta gestione dell’energia, spesso proveniente da fonti rinnovabili, mantiene bassi i consumi del riscaldamento/raffrescamento e dell’acqua calda. Ha un impatto zero sull’ambiente e sfrutta le caratteristiche del territorio per produrre l’energia in modo sostenibile: solare, eolico, idroelettrico, ma anche geotermico e biomasse rappresentano una risorsa per rendersi indipendenti dall’energia fossile.
La Smart Solar House dell’università La Sapienza
Un team di studenti dell’Università La Sapienza di Roma ha progettato e realizzato un prototipo di abitazione del futuro completamente sostenibile ed energeticamente autosufficiente, la Smart Solar House.
Questa casa sarà in grado di garantire la massima efficienza nell’uso delle risorse naturali, garantendo un ambiente confortevole e competitivo in termini di costi. Tra gli optional dell’abitazione sistemi di Home Automation e mixed reality che faranno sfumare il confine tra realtà e immaginazione.
Competitività economica della bio-edilizia
Il governo per incentivare i lavori di ammodernamento ha puntato su un Ecobonus che prevede detrazioni fiscali del 36% per i lavori di sistemazione del verde, del 50% per i lavori di ristrutturazione e per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici e fino al 65% – 75% per i lavori di risparmio energetico.
A oggi, costruire secondo le regole della bioedilizia non è economico e costa sicuramente di più che seguire i metodi costruttivi tradizionali. Il vero risparmio si vedrà poi nella gestione dell’edificio: minor costo energetico, ridotta necessità di manutenzione e standard abitativi all’avanguardia che mettono al centro il benessere della persona.
Lucrezia Melissari