“140 favorevoli e 97 contrari. Il senato approva”.
Inizia da qui la nuova legge di stabilità 2018 approvata il 23 dicembre 2017 al Senato.
La legge di Stabilità 2018 contiene il Bilancio di previsione dello stato per l’anno 2018 e il bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020, un concentrato di obiettivi che danno il quadro economico-politico di come il nostro paese intende affrontare il nuovo anno e i prossimi anni. Il fine, pertanto, è legato a tre vaste categorie di raggiungimento: realizzare un sistema di spese efficiente e contenuto, incentivare gli investimenti a favore dello sviluppo economico ed evitare gli sprechi di denaro.
La legge di stabilità è entrata in vigore con il primo gennaio, regola ogni aspetto della nostra vita e contiene moltissime misure, dagli sgravi fiscali per le nuove assunzioni alle detrazioni per i nonni; dagli incentivi per la cultura ai trasporti pubblici.

Foto di G Crescoli
Come una Cenerentola allo scoccare della mezzanotte, per l’ennesima volta l’Italia si è trovata ad affrontare tematiche che hanno “scottato” il mondo ambientale forse con una superficialità tipica di un popolo a cui piace lasciare le cose a metà: sono infatti molti i provvedimenti approvati positivi per l’ambiente, che vanno dalla marine litter (rifiuti marini, ndr), passando per la spinta all’utilizzo della plastica riciclata, fino agli incentivi stanziati per gli interventi di efficienza energetica nell’illuminazione pubblica, ma rimane il rammarico di aver perso un’altra occasione di rivalsa per far compiere il famoso salto di scala di cui avremmo bisogno alla questione ambientale, un po’ per farla diventare la chiave di rilancio del nostro Paese, un po’ per dare una risposta definitiva all’emergenza climatica e ai problemi di inquinamento delle città italiane.
Ma vediamo nel dettaglio ciò che riguarda la sostenibilità e la green economy perché molto se ne è parlato nei mesi precedenti all’approvazione ma ora, nonostante qualche perplessità, lo possiamo annunciare: la green economy e ciò che riguarda il rispetto per il nostro pianeta sono due dei pilastri imprescindibili di questa legge.
Green economy per la casa
Le detrazioni fiscali riguardano, in misure differenti, gli interventi di riqualificazione energetiche, la ristrutturazione della casa, l’acquisto dei mobili e dei grandi elettrodomestici. La novità per quest’anno è il bonus verde, ovvero una detrazione fiscale che riguarda la risistemazione dei giardini, terrazzi, balconi, coperture e giardini pensili.
Green economy per i condomini e gli alberghi
Rimangono invariate le caratteristiche dell’ecobonus descritte per la casa ma la novità è la turata della detrazione che per condomini e strutture ricettive è valido fino al 2121, questo apre le porte ad investimenti importanti con tempi di realizzazione più lunghi rispetto alle case singole.
Green economy per le imprese
Non direttamente collegata alla green economy ma il progetto “industria 4.0”, che è stato prorogato, può permettere alle aziende di migliorare la loro efficienza energetica attraverso sistemi e innovazioni che rientrano in questo importante progetto.
Green economy per le famiglie
Non avete sbagliato a leggere ma abbiamo riassunto qui bonus e incentivi per le famiglie che aiutano la green economy, il primo per tutti è la detrazione fiscale del 19% sugli abbonamenti per autobus o treni (con un massimo di spesa di 250€), non male! Lo inseriamo qui anche se non è green ma sicuramente è parte della sostenibilità sociale, rimane il bonus cultura per i diciottenni ed entra il bonus nonni che potranno beneficiare di una detrazione del 19% per le spese per i nipoti, ci auguriamo che acquistino prodotti sostenibili.

Foto di Dmitri Popov
Questa legge di bilancio è stata poi oggetto di approfondimenti e discussioni, Luca de Stefani e Valerio Fossati de Il sole 24 ore in un videoforum hanno commentato e approfondito gli elementi di questa nuova legge di stabilità con un focus su ecobonus, agevolazioni per la ristrutturazione abitazioni, bonus verde e interventi per il risparmio energetico. Dando pareri positivi e invitando la maggiorn parte delle persone ad informarsi su incentivi e bonus.
Secondo Legambiente “Nella legge di stabilità approvata dal governo vi sono alcuni provvedimenti positivi; il punto è che ancora una volta si rinvia il cambiamento che la dimensione dei problemi climatici e di inquinamento delle città meriterebbe” è ciò che Edoardo Zanchini vicepresidente di Legambiente afferma. Legambiente: in un documento che fa il conto dettagliato delle entrate e delle uscite per lo Stato, l’associazione propone, infatti, una serie di interventi immediatamente realizzabili, che consentirebbero di generare effetti positivi già a partire del 2018, senza creare debito o determinare un aumento della tassazione .
Il direttore della Fire, Dario di Santo nel suo blog scrive “Le agevolazioni economiche per sostenere l’incremento dell’efficienza energetica nell’edilizia pubblica e privata esistono, è necessario però diffondere le informazioni relative al ventaglio di opzioni esistenti e contestualmente lavorare per mitigare le barriere che si interpongono tra la volontà di effettuare l’intervento e la sua realizzazione.” Sembra quindi un buon passo avanti che va certamente migliorato ma una giusta direzione è stata presa.
A due mesi dall’entrata in vigore della legge di bilancio 2018, dal nostro osservatorio, possiamo notare come il proseguimento degli ecobonus abbiano fatto ripartire un mercato che da novembre era in standby e ci auguriamo che questi incentivi non abbiano bisogno di continui rinnovi annuali ma vengano resi stabili cosi da poter permettere investimenti e pianificazioni a più anni, come già è stato introdotto per i condomini. Investire in questa direzione conviene e lo dimostrano i dati di crescita di nuove imprese e dell’occupazione nei settori che più stanno andando in una direzione dove si tiene assieme qualità e innovazione: dal turismo all’agricoltura biologica, dal mondo del riciclo a quello dell’efficienza energetica. Il punto è dargli ora davvero spazio e una prospettiva di sviluppo nei prossimi anni capace di dare risposte ai problemi di gestione dei rifiuti, di importazione di fonti fossili, di approvvigionamento di beni e materiali attraverso ricette che già oggi sono di successo e altre che possono diventare un’opportunità per le imprese e i cittadini, come quella dell’autoproduzione da fonti rinnovabili.
Restiamo in attesa dei report della seconda metà dell’anno per verificare se questa legge ha portato dei reali vantaggi e una ripresa economica in un’ottica green, secondo noi ci sono diversi elementi positivi e ora tocca ad ognuno di noi impegnarsi per uno sviluppo sostenibile, le tecnologie ci sono, gli incentivi sono stanziati, il passo ora spetta a noi cittadini.
Laura Cremonesi e Michele Calamaio