Venerdi 22 marzo, nell’ambito del convegno organizzato a Verona da Ance Verona, Anaci Verona e Cremonesi s.r.l., è stato presentato il report sui consumi energetici italiani redatto da Cremonesi s.r.l..
In questo studio i dati inseriti devono far riflettere:
- Il parco immobiliare è responsabile del 40% delle emissioni di gas climalteranti.
- Le emissioni di CO2, sono pari a 265 milioni di ton: troppo e insostenibile, per salute e ambiente.
- La bolletta energetica annua nazionale è di oltre 100 miliardi di euro, con un’efficienza energetica di appena il 54%, il resto è spreco ed emissioni inquinanti inutili.
Per Capire bene cosa vogliono dire questi numeri abbiamo intervistato Renato Cremonesi Presidente di Cremonesi srl, con cui abbiamo parlato anche di Stop Climate Change, un programma integrato di comunicazione e sensibilizzazione al contenimento dei cambiamenti climatici.
“Poco più della metà dell’energia che consumiamo diventa utile per le nostre case, le nostre industrie e le nostre attività” spiega Renato Cremonesi “Per dirla con qualche altro numero, ogni anno sprechiamo 47 miliardi di euro e 52 milioni di Tep (Tonnellate equivalenti di petrolio) e inquiniamo l’atmosfera con 121 milioni di ton di Co2 che potremmo benissimo evitare. Insomma, un salasso economico, che ci fa pagare un conto ambientale ancor più alto”.
Perché non facciamo qualcosa per ridurre tutti questi sprechi?
Abbiamo tutte le tecnologie adatte allo scopo, ci sono normative adeguate e incentivi ad hoc. Ma tutto questo non sta bastando. Quindi, è diventato necessario sensibilizzare e convincere l’opinione pubblica che non è più possibile, né sostenibile, mantenere questo spreco di risorse, di denaro e questo livello di inquinamento, che fa male alle nostre tasche e alla nostra salute.
Log to Green con il supporto di Cremonesi ha ideato un progetto che va in questa direzione, che cos’è e perché nasce Stop Climate Change?
È un programma integrato di comunicazione e sensibilizzazione al contenimento dei cambiamenti climatici, attraverso l’uso responsabile dell’energia, nei settori residenziale, industriale e della pubblica amministrazione. Per il terzo anno il progetto ha ricevuto il patrocinio del ministero dell’ambiente.
Obiettivo di Stop Climate Change è la promozione di modelli di comportamento più equi e rispettosi dell’ambiente. Infatti, in tanti anni di attività sul campo, ci siamo resi conto che il problema ambientale, prima di essere un problema di tecnologie e un problema economico, è essenzialmente un problema di comportamenti e di motivazioni: se ciascuno di noi non decide liberamente di attuare una determinata azione, difficilmente obblighi e normative avranno successo; occorre, invece, sensibilizzare il cittadino verso comportamenti più virtuosi e responsabili, per non compromettere l’equilibrio naturale che regola il nostro ecosistema, con le conseguenze di cui ormai da qualche tempo abbiamo cominciato a subire gli effetti.
In che modo è strutturato il progetto?
L’iniziativa è strutturata in sottoprogrammi, con l’obiettivo di incidere nei diversi settori delle attività umane. Dunque, troviamo: Bolletta Zero, per la promozione dell’uso di energia da fonti rinnovabili; Building 4.0, per la promozione della gestione energetica efficiente negli edifici attraverso la digitalizzazione; Company 4.0, per la promozione della gestione energetica efficiente nelle imprese grazie alla digitalizzazione; GreenCiak, protocollo operativo per la produzione di opere cinematografiche e televisive sostenibili a zero impatto ambientale. Altre sotto-iniziative sono già in cantiere e verranno sviluppate in seguito.
A chi si rivolge Stop Climate Change?
Gli attori, che sono anche i beneficiari del programma, sono anzitutto cittadini, famiglie, aziende e amministratori immobiliari, ma anche Energy Service Company e installatori di impianti, progettisti, costruttori edili. Infine, sono coinvolti enti pubblici e privati, istituti scolastici e università, istituti di credito, associazioni ambientaliste, di consumatori e di categoria.
Laura Cremonesi