La notizia green della settimana vista dalla redazione di Log to Green
Oggi le notizie della settimana sono saltate per dare risalto ala notizia più interessante della giornata e l’evento che a nostro modo vogliamo supportare condividere:
Sciopero mondiale per il clima
Sappiamo che il momento migliore per agire sarebbe stato 30 anni fa, ma il secondo momento migliore è OGGI. È una responsabilità, ma anche un’OPPORTUNITÀ STORICA. Non risparmiare energie, dai il massimo questa volta, c’è bisogno di tutti. Giacomo, da Forlì.
Apriamo così l’articolo che dedichiamo allo sciopero mondiale, si svolge in tutto il mondo, per manifestare la necessaria e doverosa presa di posizione su questa tematica da parte delle istituzioni.
Noi di Log to green, ed ancor prima il nostro editore Cremonesi, parliamo tutti i mesi di sostenibilità e della necessità di cambiare i nostri stili di vita in favore della sostenibilità delle nostre scelte, delle nostre priorità e del mantenimento del clima che ci permette di vivere sul nostro amato ma maltrattato pianeta blu.
Uno dei primi articoli che abbiamo pubblicato sulla nostra testata, chiariva le basi sulle quali veniva fondato il nostro giornale, le stesse idee e fondamenta le possiamo leggere nella nostra pagina chi siamo e nelle parole dei moltissimi giovani manifestanti che hanno raccolto l’appello di oggi a scioperare.
Il nostro pianeta sta soffrendo, come leggiamo nelle pagine di Fridays for Future Italia, i perché sono molteplici:
- pianeta è più caldo di 1 °C rispetto al 1860
- I disastri ambientali si stanno moltiplicando
- Desertificazione
- Artico quasi privo di ghiacci
- Barriere coralline morenti
- E molti molti altri
Ma se pur sofferente, il pianeta non rischia di morire, il pianeta non rischia l’estinzione.
Gli effetti del cambiamento climatico avranno effetti sulle specie che ora popolano in pianeta, noi compresi.
Il più grande predatore del pianeta è l’uomo, come afferma uno studio condotto da Focus ma questo più che essere un vanto è un demerito. Un triste primato che viene spesso accompagnato dal numero delle specie animali (più dell’83%) e vegetali (oltre 600 dal 1750) estinte a causa dell’uomo.
Proprio a causa di abitudini sbagliate e dello sfruttamento sconsiderato delle risorse del nostro pianeta la specie umana che rischia di essere dimezzata o addirittura l’estinzione.
Una cruda realtà ma che è ancora possibile scongiurare con un lavoro congiunto, uno sforzo unico verso l’obiettivo della sopravvivenza della specie sulla terra.
Per questo è importante prendere parte alle manifestazioni (la nostra città Verona è molto attiva con CARAVERONA), porre domande agli esponenti politici (anche qui Verona è molto attiva con due movimenti Traguardi ed il GFE) del nostro comune per chiedere di migliorare l’efficienza del nostro paese e aumentare lo sforzo concreto verso gli obiettivi posti dall’unione europea sul clima.
Sergio Cremonesi