Le notizie green della settimana viste dalla redazione di Log to Green
A Londra i passeggeri della metro scacciano gli ambientalisti
Questa settimana a Londra ci sono state tensioni tra ambientalisti e passeggeri della metro. Nonostante i divieti di nuove proteste della polizia britannica, i militanti di Extinction Rebellion hanno preso di mira alcune stazioni della metropolitana londinese, nell’ambito delle manifestazioni internazionali di denuncia sui cambiamenti climatici.
Le incursioni, durante l’ora di punta, si sono concentrate nelle stazioni di Stratford, Canning Town e Shadwell, ma i passeggeri hanno reagito contestando l’iniziativa e confrontandosi, anche fisicamente, con gli attivisti. La polizia ha arrestato almeno altri 5 militanti, portando la conta a 1700 in circa 10 giorni di proteste.
Nella manovra arriva una tassa sulla plastica
Dal 2020, seguendo la nuova manovra, si interverrà con una rimodulazione e revisione della spesa pubblica a livello centrale, consentendo di reperire circa 2,7 miliardi. Oltre alla rimodulazione selettiva delle agevolazioni fiscali e dei sussidi dannosi per l’ambiente, sarà presente anche l’aumento della tassazione sugli imballaggi di plastica per promuovere la sostenibilità ambientale. È quanto si legge nel documento programmatico di bilancio 2020 inviato all’Unione europea.
Dal primo giugno 2020 sarà infatti introdotta una tassa di un euro per ogni chilo di imballaggio in plastica, oltre che nuove misure per la promozione della sostenibilità dell’ambiente come l’eliminazione del beneficio sul gasolio per i veicoli Euro3+ Euro4 e una tassa che colpirà i prodotti inquinanti utilizzati per la produzione di energia. Si prevede inoltre un incremento dal 30% al 100% nella determinazione della base imponibile ai fini Irpef del reddito ritraibile per le auto aziendali inquinanti.
Si prevede che queste misure porteranno circa 1,8 miliardi di euro nelle casse dello Stato.
Perdiamo il 14% del cibo prodotto
Secondo il rapporto sullo Stato dell’Alimentazione e dell’Agricoltura 2019 (Sofa), presentato dalla Fao, il 14% del cibo prodotto nel mondo viene perso nel percorso tra il campo e lo scaffale, prima di raggiungere la vendita al dettaglio. La riduzione degli sprechi alimentari è uno degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, e primi in questa classifica di spreco troviamo frutta, verdura, cereali e legumi.
Le perdite alimentari variano considerevolmente da una regione all’altra, a seconda dei gruppi di prodotti e delle fasi della catena di approvvigionamento. Nei Paesi a basso reddito, per esempio, la perdita di cibo è causata dalla carenza di infrastrutture rispetto ai Paesi industrializzati.
Nei Paesi ad alto reddito in generale le perdite sono causate da guasti tecnici, eccessivo immagazzinamento o cattiva gestione della temperatura e dell’umidità.
Silvia Pegurri