Le notizie green della settimana viste dalla redazione di Log to Green
In causa contro l’Europa: bisogna fare qualcosa per il clima
Il proprietario di un albergo in Val d’Aosta ha deciso di far ricorso alla corte di giustizia Ue contro l’Unione europea per la crisi climatica. Giorgio Elter ha preso questa decisione nel tentativo di proteggere il futuro dei suoi figli “come farebbe un qualsiasi genitore”. Non solo gli Elter, ma anche altre nove famiglie di quattro Paesi europei si considerano parte lesa a causa dei cambiamenti climatici, che stanno sconvolgendo le loro vite. L’accusa è che l’Unione europea non stia facendo abbastanza per contrastarli, mettendo i suoi cittadini in pericolo.
Chiedono quindi di rivedere gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni entro il 2030, alzando la posta in gioco. La battaglia legale è iniziata già da tempo, ma il primo ricorso è stato respinto dalla Corte di Giustizia.
“Speriamo la Corte interpreti i trattati Ue in modo da proteggere i cittadini dalla crisi climatica”, spiega l’avvocato Roda Verheyen. Le ragioni di Elter sono però principalmente pratiche, lo scioglimento dei ghiacciai colpisce infatti le attività turistiche e gli ostelli, danneggiando il lavoro e mettendo a rischio il futuro della sua famiglia.
La famiglia Elter, insieme a organizzazioni di base e comitati territoriali, si sta preparando a denunciare lo Stato italiano.
Una tassa per volare
In Francia è ufficiale: per volare in aereo si dovrà pagare un’ecotassa: lo ha annunciato la ministra dei trasporti Élisabeth Borne. L’ecotassa ha l’obiettivo di finanziare infrastrutture e mezzi più ecologici, come per esempio il treno. Questo è un primo passo verso la decarbonizzazione del Paese, dopo il fiasco dell’ecotassa sul carburante che ha scatenato le proteste dei gilet gialli.
La proposta verrà messa in atto a partire dal 2020, ogni passeggero in partenza dalla Francia dovrà pagare 1,50 euro in più per i voli domestici (9 euro per i voli in business), e 3 euro per le tratte extra-europee, che però aumentano fino ai 18 euro per la classe business.
La tassa verrà applicata a tutte le compagnie aeree, non solo ad AriFrance.
Le città italiane si preparano al cambiamento climatico
A Milano diverse città italiane hanno sottoscritto una dichiarazione in 10 punti per l’adattamento ai cambiamenti climatici. L’iniziativa è stata presa in occasione della 2° Conferenza Nazionale delle Green City, e hanno firmato 26 città: Assisi, Belluno, Bergamo, Casalecchio di Reno, Chieti, Cisterna di Latina, Cosenza, Firenze, Genova, Imola, Livorno, Mantova, Milano, Monterotondo, Napoli, Padova, Palermo, Parma, Pordenone, Roma, Siracusa, Sorradile, Tivoli, Torino, Venezia.
Un passo importante che vuole portare l’attenzione ai cambiamenti climatici in Italia, uno dei paesi europei che sarà più colpito. Si trova al 2° posto in Europa per le perdite economiche generate dai cambiamenti climatici, con una perdita di circa 63 miliardi di euro secondo le stime della Commissione Europea (2018).
I 10 punti della Dichiarazione per l’adattamento climatico sono: 1) Definire ed aggiornare piani e misure per l’adattamento climatico delle città. 2) Integrare le politiche e le misure di adattamento con quelle di mitigazione del cambiamento climatico. 3) Aggiornare la valutazione dei rischi e le misure sia di emergenza, sia di medio e lungo termine. 4) Valorizzare le ricadute positive delle misure di adattamento e contabilizzare i costi dell’assenza delle misure. 5) Sviluppare le capacità adattive. 6) Puntare di più sulle soluzioni basate sulla natura. 7) Ridurre la vulnerabilità e i rischi delle precipitazioni molto intense. 8) Affrontare le ondate e le isole di calore. 9) Promuovere gli investimenti 10) Rafforzare la governance.
Silvia Pegurri