Le notizie green della settimana viste dalla redazione di Log to Green
Su-Eatable LIFE: mangiando bene aiutiamo il pianeta
Il progetto Su-Eatable LIFE è un’iniziativa triennale finanziata dalla Commissione Europea, nata per dimostrare che diminuire le emissioni di CO₂ e l’impronta idrica causata dalle nostre scelte alimentari non solo è possibile, ma anche facile. L’obiettivo è di aumentare la consapevolezza dei cittadini e mira alla modifica delle loro abitudini alimentari, migliorando così non solo la salute, ma anche l’ambiente.
Nei tre anni di durata del progetto, da settembre 2018 fino a settembre 2021, si punta a risparmiare 300 tonnellate di CO2 e 2.000.000 M2 di acqua coinvolgendo più di 65.000 persone.
Fino al 15 marzo è disponibile un sondaggio online di cinque minuti per comprendere il rapporto tra persone e diete sostenibili, i risultati serviranno a progettare soluzioni efficaci per promuovere l’iniziativa.
1 marzo: M’illumino di meno
Torna l’1 marzo M’illumino di Meno, la giornata dedicata al risparmio energetico e agli astili di vita sostenibili. L’iniziativa, ideata da Caterpillar e Rai Radio2, chiede agli spettatori di spegnere le luci superflue, mostrando il loro impegno verso la salvaguardia dell’ambiente.
Quest’anno la giornata è dedicata all’economia circolare e al riutilizzo di materiali per ridurre gli sprechi. Gli anni sono passati, le tecnologie cambiate e la sensibilità aumentata, ma l’impegno simbolico rimane. Il riuso è una pratica da condividere per donare nuova vita a oggetti altrimenti destinati alla spazzatura e l’incenerimento.
Oltre alle case dei cittadini si spegneranno monumenti come la Torre di Pisa, il Colosseo e l’Arena di Verona, oltre che simboli italiani come il Quirinale, il Senato e la Camera.
A rischio il 30% degli orsi polari
Entro i prossimi 35 anni potremmo dover dire addio agli orsi polari, o almeno a un terzo. Questo l’allarme lanciato dal WWF in occasione della Giornata Mondiale dell’orso polare, una situazione critica causata dal riscaldamento globale che ogni anno riduce il loro habitat.
A rischio anche gli umani che abitano nelle zone limitrofe, le condizioni avverse spingono infatti i predatori a spingersi oltre i loro soliti confini, avvicinandosi ai centri abitati dall’uomo. Il governo già dal 2006 lavora con i paesi coinvolti attraverso la creazione di pattuglie a tutela dell’orso polare, che allontanano gli animali senza ferirli. L’impegno delle squadre continua in Alaska, Groenlandia, Canada e Russia.
La popolazione di orsi polari stimata si aggira tra i 22.000 e i 31.000 individui, il 60% dei quali in Canada. Nei prossimi 35 anni rischiamo di perdere il 30% della popolazione a causa della drammatica scomparsa dell’habitat idoneo a supportarli.
Silvia Pegurri