Il discorso di Greta Thunberg rivolto ai grandi della politica internazionale è diventato subito virale. Le lacrime della giovane attivista, che ha accusato i governi di averle rubato l’infanzia e di essere complici della sofferenza di migliaia di persone, le hanno attirato lodi e critiche. C’è chi vede il simbolo del movimento ecologista, chi solamente una ragazzina manipolata (secondo alcuni dall’onnipresente Soros).
Greta, però, non è la prima a guardare in faccia i “potenti” mettendoli di fronte alle loro responsabilità. Un’altra ragazza prima di lei zittì il mondo per cinque minuti.
Severn Suzuki aveva solo dodici anni quando, nel 1992, fece un discorso di sei minuti al Summit della Terra delle Nazioni Unite a Rio de Janeiro. Discorso che valse alla giovane canadese il soprannome di “La bambina che zittì il mondo per cinque minuti”, una Greta prima di Greta, insomma. Sono passati 27 anni dal suo intervento, eppure le cose non sembrano essere cambiate. In molti hanno notato le similitudini fra i due discorsi: la preoccupazione per il futuro, l’ingiustizia sociale causata dal cambiamento climatico e il pericolo di continuare su questa strada.
Sto lottando per il mio futuro. Perdere il mio futuro non è come perdere delle elezioni o dei punti nel mercato azionario. Sono qui per parlare a nome di tutte le generazioni a venire. Sono qui per parlare a nome dei bambini affamati nel mondo, i cui pianti rimangono inascoltati. Sono qui per parlare a nome degli innumerevoli animali che stanno morendo in tutto il pianeta, perché non hanno più un posto dove andare.
Severn Cullis Suzuki
Il mio messaggio è che vi osserveremo. Tutto questo è sbagliato. Non dovrei essere qui, dovrei essere a scuola dall’altra parte dell’oceano. Eppure venite da noi giovani generazioni per della speranza. Come osate. Avete rubato i miei sogni e la mia infanzia con le vostre parole vuote, e io sono una delle più fortunate. Le persone stanno soffrendo, morendo, interi ecosistemi stanno collassando, siamo all’inizio di un’estinzione di massa e l’unica cosa di cui riuscite a parlare è denaro e fiabe di eterna crescita economica. Come osate.
Greta Thunberg
Il messaggio, dopo 27 anni, non è cambiato, ma i toni sì. Perché dopo 27 anni ancora non sembra essersi mosso nulla e solo le parole di una bambina sembrano smuovere le coscienze. Il discorso di Severn è stato ripreso nel 2017, a 25 anni di distanza da quando pronunciò per la prima volta quelle parole. La voce però non fu più solo la sua, ma quella di centinaia di giovani da tutto il mondo, i cui video vennero caricati su un canale Youtube.
L’impegno di Severn continua ancora oggi, attraverso i suoi libri e la David Suzuki Foundation. Rimane però il problema del cambiamento climatico e delle soluzioni, spesso parziali e insufficienti, che ricadranno sulle generazioni future. Non su chi il problema dovrebbe affrontarlo e risolverlo (o almeno fermarlo), ma sulle future Greta e Severn che si ritroveranno a chiedersi perché non abbiamo fatto nulla mentre la nostra casa era in fiamme.
Silvia Pegurri