Le notizie della settimana viste dalla redazione di Log to Green
CoolSun, la scienza che sposa l’ambiente

Foto di Pixabay
Un obiettivo ambizioso e innovativo improntato al risparmio energetico nelle case. È il progetto di ricerca “CoolSun”, a cui stanno lavorando (e collaborando) l’Università di Pisa e tre aziende toscane, Cromology, IEXI Srl e Tecnochimica SpA. Di cosa si tratta? Di nuovi prodotti che possano essere utilizzati per l’isolamento termico delle case e portare così ad un risparmio energetico e a una diminuzione dell’uso di sostanze dannose. La ricerca è portata avanti dal gruppo del professor Fabio Bellina, composto dai professori Andrea Pucci, Marco Geppi, Giacomo Ruggeri e dal dottor Marco Lessi.
Fulcro di “CoolSun” sono i rivestimenti organici riflettenti: l’obiettivo è infatti osservare le radiazioni nella regione del “vicino infrarosso” (detto anche NIR) che, se assorbite da un oggetto, fanno aumentare la temperatura dell’oggetto stesso. Attraverso i pigmenti che interagiscono nel NIR, detti NIR-riflettenti, è così possibile diminuire il riscaldamento degli oggetti trattati. Ciò può certamente risultare utile nella costruzione di tetti o coperture per edifici che sarebbero quindi in grado di isolare la struttura dal calore diretto del sole. Tuttavia, la riflettività NIR viene ottenuta utilizzando pigmenti inorganici, che hanno un costo elevato e che risultano tossici. “CoolSun” ha quindi l’obiettivo di dare una svolta a tutto ciò arrivando a produrre pigmenti con riflettività NIR di natura organica. Un risultato che ridurrebbe i costi e, soprattutto, l’impatto ambientale.
Vite sana, vino buono e ambiente felice

Foto di Nacho Dominguez Argenta
Vino ottimo e meno prodotti chimici che vanno a danneggiare uva e ambiente. Sono le premesse della ricerca svolta dall’Università Statale di Milano e pubblicata sulla rivista Scientific Reports, dove è stato dimostrato che la vite proveniente dalla Georgia gode di una salute ferrea e di una forte quanto invidiabile resistenza alle malattie. Tra queste, la più importante, è la peronospora: un parassita che porta alla necrosi e degenerazione dei frutti della vite.
Ora, stando alla ricerca, il germoplasma delle piante georgiane potrebbe portare benefici anche alle viti italiane. Una possibilità che risolverebbe il problema delle malattie e che, di conseguenza, porterebbe ad una riduzione dell’uso di prodotti chimici antiperonosporici, che rappresentano una delle principali fonti inquinanti del mondo vitivinicolo. Tutto ciò senza mai rinunciare all’ottima qualità del vino.
Rendere la tecnologia green? Una “Missione possibile”

Foto di Zany Jadraque
Si intitola “Mission: Green Computing” e non ha niente a che fare con un thriller hollywoodiano. Il film di cui stiamo parlando è un corto realizzato da Super Micro Computer Inc., azienda leader globale per le soluzioni informatiche aziendali, per lo storage, il collegamento in rete e per soluzioni tecnologiche rispettose dell’ambiente. Il film, prodotto insieme a Intel in collaborazione con la NASA, vuole lanciare una provocazione: i centri dati supportano i miliardi di dispositivi connessi nel mondo e ciò comporta le emissioni di gas a effetto serra, il consumo di energia e l’impatto ambientale dei rifiuti elettronici. Qual è quindi il “costo totale per l’ambiente” che deriva dal nostro mondo tecnologico?
Per questo le tre società hanno deciso di unire le forze e sviluppare nuove tecnologie che possano far risparmiare ai centri dati energie e risorse, limitando così anche l’impatto nei confronti dell’ambiente. La tecnologia, d’altronde, è sempre un passo avanti.
Giorgia Preti